Quattro generazioni di fotografi specializzati nel fotografare barche a vela impegnate in regate leggendarie. Un mondo che corre velocissimo a filo d'acqua. Una questione di tecnica, stile e orgoglio. Alberi rotti, scuffiate, sorpassi all'ultima strambata, cosa sarebbe ogni singola impresa umana se non ci fosse nessuno a testimoniarla?
Stile e qualità sono il marchio di fabbrica esclusiva dei Beken, una famiglia di fotografi che da più di cento anni è specializzata in ritratti di imbarcazioni. Inizia così questo oggetto fatto di carta, tela e inchiostro. Ma potrebbe essere fatto di oro, diamanti e platino. Un libro raro, prezioso, che sembra un gioiello di cellulosa: elegante, essenziale, per certi versi incomprensibile. Chi si sognerebbe mai di fare un libro su una vecchia famiglia inglese di fotografi? I cui singolari esponenti però non fotografano modelle, stili architettonici o frangenti di una guerra esotica, ma soltanto barche a vela e qualche altro yacht di fine '800. Eppure qualcuno questo libro l'ha pubblicato (per fortuna).
La famiglia Beken, originaria di Cowes sull'isola di Wight, iniziò nel 1888 a cimentarsi nell'arte di fotografare in mare, una tecnica ancora agli albori, rudimentale, per nulla facile. Furono proprio i Beken a risolvere con successo i molti problemi tecnici che tale arte presentava. Frank, un rampollo Beken, perfezionò un apparecchio speciale, adatto ad affrontare il mare a bordo di una piccola lancia, dotandola di un meccanismo di scatto in gomma, a forma di palla, che azionava con la bocca. L'isola di Wight, all'epoca parliamo degli anni a cavallo fra '800 e '900, divenne presto la meta delle più importanti regate a vela di tutto il planisfero.
Frank Beken remava personalmente fin sul luogo di una gara, calcolava le traiettorie delle imbarcazioni in base al vento e alle correnti, e aspettava il loro arrivo. Al momento giusto, con un morso, si assicurava quell'unica immagine per cui non era permesso sbagliare in quanto non c'era il tempo per ricaricare e il peso delle lastre (su cui era impressa l'immagine), non permetteva di trasportarne più di trenta.
E fu così che per praticamente un secolo la famiglia Beken seguì e testimoniò in maniera superba l'evolversi di quegli scafi sinuosi, quelle vele candide eolicamente multiformi, quegli uomini dai lineamenti duri e il vestiario impeccabile. E da quell'esperienza nasce Beken of Cowes, un libro che non è prettamente fotografico, ne narrativo o saggistico. Un libro che è qualcosa di più, leggero e inafferrabile, come il vento.
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